Nel corso del 2020 la CEI ha pubblicato un documento (“La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance”) che definisce le linee guida per l’investimento responsabile. Il documento della CEI indica esplicitamente dei “criteri di esclusione” - ovvero una lista di attività o di comportamenti che non sono compatibili con i principi di un investimento “etico” – e dei “criteri inclusivi” che consentono di selezionare imprese che rispettano criteri ESG nella loro attività.
L’investimento ESG sta diventando un efficace incentivo per un comportamento più corretto delle aziende. Ed è anche diventato molto di moda negli ultimi anni. L’attenzione ai criteri ESG contribuisce quindi a migliorare l’immagine delle aziende verso i loro clienti ....
Adottando i criteri ESG devo accontentarmi di un rendimento più basso? DOMANDA SBAGLIATA. O meglio, dipende da quali sono i motivi che spingono l’investitore a scegliere di investire rispettando criteri ESG.
Definire «etico» un investimento è un po’ come dire «biologico» in agricoltura: una definizione vaga e ampia che si presta a diverse interpretazioni. L’idea sembra buona, ma come si fa a controllare che dietro al «bollino» siano rispettati i criteri dichiarati?