Parrocchia San Luca ev. - Spazio cultura
Salvare la bellezza
Su un quotidiano di qualche giorno fa, in una delle pagine dedicate al conflitto russo-ucraino, noto la fotografia di una statua interamente avvolta da teli.

Il trafiletto racconta che gli abitanti di Leopoli desiderano salvare il patrimonio artistico della loro città: perciò molti sono all’opera per proteggere statue, vetrate ed edifici storici da eventuali bombardamenti.
Anche il crocifisso della cattedrale armena è stato rimosso e conservato al sicuro.
Questa iniziativa mi interroga. L’uomo minacciato dal pericolo prima cerca di salvare i suoi figli, i suoi cari, e questo è estremamente ragionevole e umano. Ma poi – ancor prima di salvare se stesso – cerca di preservare l’arte. Perché?
Preserva la storia, il luogo caro in cui è nato e cresciuto, la bellezza che ha visto negli anni della sua vita, la memoria e la sua identità.
Prima di salvare sé stesso.
Perché queste sono le cose che gli appartengono e di cui ha vissuto.
Può sembrare impresa folle, ma commuove la cura di questi uomini che amano la bellezza. Fino ad attardarsi in questa impresa. Prima di pensare a sé.

Una cosa consola in questa tragedia: l’uomo che sa pensare ed agire così, che ha una particolare cura per la bellezza, saprà riconoscere e amare ogni bellezza dove e quando la incontrerà; saprà – anzi, sa già – spendere la sua vita per la vera Bellezza.
E così, riconoscendola, viene salvato dalla Bellezza.

Laureata in lingue, lavora nell’ambito della gestione Risorse Umane. Amante della lettura ma soprattutto appassionata di musica: ha esperienze di canto corale e di accompagnamento strumentistico.
Ha fatto parte di vari gruppi di volontariato, preferibilmente mettendo al servizio le proprie conoscenze musicali.
E ultimamente sta scoprendo il gusto per l’arte…