“… c’è una parte indistrutta del mondo, anche dopo la torre e la superbia di Babele, ed è la musica: la lingua che noi possiamo tutti capire, perché tocca il cuore di noi tutti. Questo per noi non è solo una garanzia che la bontà e la bellezza della creazione di Dio non sono distrutte, ma che noi siamo capaci di lavorare per il bene e per il bello, e sono anche una promessa che il mondo futuro verrà, che Dio vince, che la bellezza e la bontà vincono.”
[Benedetto XVI Joseph Ratzinger, La Musica – Un’arte familiare al Logos]
Incontrare Michele Monina e don Claudio Burgio è stato per me come addentrarmi in una terra nuova. Da qui nascono alcuni spunti personali per introdurvi al video dell’incontro del 18 gennaio scorso con a tema la musica trap di cui trovate il link in questo articolo.
Una serata per parlare di «musica leggera» in cui discutere di canzoni, cantanti, look, performance, qualità vocali e presenze mediatiche? La serata dello scorso 18 gennaio è stata questo, ma anche molto di più: l’obiettivo era conoscere meglio la cosiddetta musica “trap”, con l’aiuto di Michele Monina, noto critico musicale, e di don Claudio Burgio, sacerdote impegnato con i ragazzi dei quartieri più difficili di Milano e cappellano del carcere minorile Beccaria
Il Boris Godunov ha due protagonisti: oltre a Zar Boris c’è anche il Popolo Russo, impersonato ovviamente dal coro. Certamente Boris non era il primo autocrate a lamentarsi più o meno negli stessi termini della dissennatezza del suo popolo, e sappiamo che non sarà l’ultimo (non solo in Russia).
Come «suonava» Milano nei secoli passati? Cosa si cantava (in chiesa, a teatro, nella case e per le strade) ai tempi degli Sforza e di Leonardo da Vinci, o di Carlo Borromeo, o ancora ai tempi della dominazione spagnola? E quale importanza ha avuto la musica nella vita sociale, religiosa, culturale della città? Un convegno e un concerto per rispondere a queste domande, nella settimana di santa Cecilia!
La bellezza della musica polifonica di un grande compositore ci accompagna nella Settimana Santa. Rappresentandoci nella nostra infinita 'sete', e guidandoci alla Fonte. Buona Pasqua!
L'ascolto di una composizione musicale molto nota ci conduce idealmente davanti alle porte di Kiev. Ci fa evocare un grande passato e desiderare la pace nel presente.
Cosa mette in moto, la musica, che le parole non riescono più a dire? Che cosa è una persona sempre, anche quando la vita la mette alla prova?
Un commovente viaggio musicale e di amicizia.